Sconfiggere la paura della complessità con Laura Tripaldi, scienziata
La Terra è un casino. Come possiamo evitare di averne paura? Lo abbiamo chiesto a Laura Tripaldi.
La Terra è un casino. Come fanno le persone a capire qualcosa di tutto quello che sta succedendo? Noi non lo sappiamo, quindi lo abbiamo chiesto direttamente a loro.
Io sono Federico Nejrotti e questa è Iceberg, la newsletter per andare a fondo. Chiediamo a esperte ed esperti delle materie più complesse di spiegarci cosa leggono, dove vanno e a chi chiedono per capirle.
Tutto questo lo facciamo insieme a Ufficio Furore, studio di progettazione che crea cultura radicale.
Ehilà! Buongiorno! Un’altra alba sul nostro iceberg preferito. Stamattina il sole è tiepido e il vento porta profumo di salsedine. Quale migliore situazione per parlare di TERRORE DELLA COMPLESSITÀ?
Questa è Iceberg, una newsletter che esce due volte al mese, ogni puntata contiene un’intervista (sempre con le stesse domande) a persone che studiano e capiscono cose complesse. Noi chiediamo a loro come fanno a capirle, dove cercano le informazioni e come le organizzano per ritrovarle.
Questa è la seconda puntata della nuova stagione di Iceberg. Oggi intervistiamo Laura Tripaldi, scienziata e scrittrice - nel 2020 ha pubblicato Menti Parallele, un saggio per esplorare l’intelligenza dei materiali. Due settimane fa, invece, abbiamo ospitato sulla punta del nostro iceberg il digital strategist Valerio Bassan.
Chi sei e di cosa ti occupi?
Sono una scienziata e scrittrice.
Ho appena conseguito il mio dottorato di ricerca in Scienza e Nanotecnologia dei Materiali.
Nel 2020 ho pubblicato con effequ un libro intitolato Menti Parallele, in cui racconto i molti modi in cui l'intelligenza dei materiali che costruiamo si può intrecciare con la nostra.
Quali sono le prime cose che consulti non appena ti svegli? (tv, siti, app, podcast, newsletter… quello che preferisci)
Sono un po' all'antica: appena sveglia mi piace ascoltare la radio. Soprattutto Radio3, la rassegna stampa, le telefonate degli ascoltatori, e poi Pagina3 per le novità culturali.
Ma la mattina è anche il momento in cui preferisco distrarmi con qualcosa di leggero prima di mettermi al lavoro.
Quando sono proprio addormentata mi lascio guidare dall'algoritmo di YouTube, che ormai mi propone soprattutto curiosità scientifiche. Tra i miei canali preferiti ci sono Kurzgesagt, MinuteEarth e SciShow.
Come tieni traccia delle cose interessanti che scopri?
Dipende molto dal tipo di ricerca che sto facendo.
Per la letteratura scientifica, il software Mendeley è un ottimo supporto per tenere le bibliografie in ordine.
Per tutto il resto, ho un approccio abbastanza caotico: preferiti del browser, note sul cellulare, screenshot, file Word con mega-elenchi di link e un blocco per gli appunti.
Ma forse la mia strategia preferita per riordinare le idee è raccontarle a qualcun altro. Se neanche il mio gatto vuole starmi a sentire, a volte mi registro mentre parlo da sola.
Qual è la prima cosa che fai quando vuoi cominciare una nuova ricerca? (di qualsiasi tipo, sia a titolo personale che in modo “organizzato”)
Nel mio ambito è sempre complicato trovare contenuti accessibili, e la letteratura scientifica è spesso molto difficile da digerire.
Per me, il primo passo è sempre quello di leggere il più possibile senza lasciarmi scoraggiare dalle cose che non capisco.
Poi faccio passare un giorno o due e ritorno sulla letteratura per capire che cosa mi è rimasto. Di solito i concetti che mi restano più impressi sono anche i più importanti.
Ci consigli alcuni siti, canali, app, podcast, newsletter… che per te sono dei punti di riferimento per tenerti aggiornatə?
Per farmi un'idea delle tendenze nel mio settore mi piace molto leggere gli editoriali di Nature, in particolare Nature Materials e Nature Nanotechnology, che offrono una prospettiva generale sulle nuove ricerche da tenere d'occhio.
Il podcast della rivista Science esce ogni settimana e commenta le principali notizie scientifiche del momento, con interviste a scienziati e ricercatori.
La newsletter The Download del MIT raccoglie ogni settimana le principali news in ambito tecnologico.
Mi piace leggere Quanta Magazine per avere una prospettiva sia scientifica sia filosofica su ambiti della scienza che non frequento spesso, come la fisica teorica e la matematica.
E forse sono un po' di parte, perché ci scrivo spesso, ma Il Tascabile è una delle riviste culturali online più interessanti in Italia.
Cosa diresti al “te ricercatore” che ha appena iniziato a fare ricerca?
È una domanda difficile, ma se potessi dare un consiglio a tutti i nuovi studenti e ricercatori in qualsiasi ambito della scienza sarebbe quello di restare il più possibile aperti e informati anche sulla cultura non scientifica.
Ci dai un consiglio per capire come comprendere cose complesse in modo semplice?
Il primo passo è sconfiggere la paura, che sembra un luogo comune, ma per me è stato proprio così.
Ho dovuto imparare che le cose che non capisco non sono una minaccia o una dimostrazione della mia inadeguatezza. È perfettamente normale fare fatica a capire qualcosa di difficile.
Si tratta di un'esperienza quotidiana di tutti, anche degli scienziati più esperti. Abituarsi a sentirsi un po’ stupidi fa parte del processo.
Questa era la seconda puntata della nuova stagione di Iceberg. Se hai nomi da consigliarci per le prossime interviste, consigli o critiche puoi rispondere direttamente a questa mail.
Altrimenti, ci vediamo tra qualche settimana. Puoi iscriverti qui, oppure puoi inoltrare questa puntata a chiunque tu voglia. :)